“Non voglio rischiare”: come decidi il valore di un investimento aziendale?
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Il rischio è parte integrante di un’azienda. Alla fine della fiera, aprire l’attività stessa è stato un grande rischio. Ma come decidi il valore di un investimento aziendale?
Come fai a distinguere un buon investimento da uno che potrebbe rivelarsi assolutamente sbagliato?
Ogni azienda ha la sua storicità e prende le sue decisioni, ma ci sono delle “linee guida” da seguire per effettuare degli investimenti corretti.
In primo luogo, bisogna comprendere quanto valore aggiunto all’interno dell’attività ci può portare quell’investimento, sia in termini di qualità sia in termini di prospettive future.
Oggi vogliamo parlarti proprio di questo, su come selezionare un investimento aziendale che ti porti valore limitando quanto più possibile i rischi.
Intendiamoci però: ogni investimento comporta un minimo di rischio, altrimenti non potrebbe essere definito tale!
Tutto sta nel capire anticipatamente quanto valore potrebbe portarti e se ne vale la pena.
Ok, iniziamo subito!
Vuoi migliorare la tua attività? Devi effettuare un investimento aziendale!
Ovviamente, perfezionare o innovare un ambito specifico della tua attività è il più classico degli esempi di investimento aziendale che porta valore.
Per esempio, potresti aver bisogno di acquistare una macchina di ultima generazione, un nuovo computer oppure un nuovo capannone.
Sono investimenti più o meno grandi ma che portano, sul lungo periodo, un grandissimo valore aggiunto. Questo perché ti consentono, magari, di ottimizzare una produzione rendendola più veloce, oppure avere un posto più grande nel quale accogliere più materiali.
Un altro esempio di investimento aziendale potrebbe essere anche l’assunzione di una nuova risorsa! Stiamo “scommettendo” sulle capacità di quella persona per aumentare la nostra produttività, integrare una nuova lavorazione oppure, semplicemente, gestire in maniera ottimale tutti i processi di una specifica produzione.
Tutto questo può andare a sanare, migliorare o innovare un determinato “settore” della nostra azienda per poter ottenere più prodotti o erogare più servizi. In sostanza, stiamo andando ad ottimizzare il nostro lavoro, diminuendo così le spese ed aumentando il guadagno.
Un altro tipo di investimento aziendale che tutti conosciamo è il passo successivo all’ottimizzazione del lavoro: stiamo andando fortissimo e sentiamo una grande necessità.
È arrivato il momento di espanderci, di espandere il nostro mercato.
È giunto il momento di aprire un nuovo ramo aziendale!
Aprire un nuovo ramo aziendale è un rischio: perché farlo?
Buttarsi a capofitto all’interno di un nuovo campo è sicuramente un grandissimo rischio.
Per quanto sia nello stesso settore del nostro “core business”, questo nuovo campo è completamente inesplorato.
Molte cose potrebbero cambiare, come ad esempio una concorrenza più agguerrita e presente, la poca esperienza nel campo specifico, un aumento dei costi di produzione.
Perché allora le imprese si imbarcano in questo investimento aziendale?
Semplicemente perché l’apertura di un nuovo ramo aziendale può portare un grandissimo valore.
Prendi ad esempio Amazon: perché si sarebbe dovuto buttare nel campo dei servizi di streaming, andando a far concorrenza ad un gigante come Netflix?
Semplicemente perché hanno notato come il settore fosse florido e poco popolato, di conseguenza hanno voluto inserirsi al suo interno e provare a tirarne fuori il meglio.
Ovviamente, in questo caso, stiamo parlando di investimenti multimiliardari, effettuati da aziende enormi. Ma la cosa si riflette allo stesso modo anche sulle aziende più piccole.
Facci caso!
Se ad oggi apri una pizzeria e non effettui consegne a domicilio, sei destinato a chiudere.
Stesso discorso con un negozio di articoli sportivi: non avere un e-commerce dal quale acquistare i prodotti e un modo per spedire a domicilio l’acquisto è altamente controproducente e rischia di fallire.
Aprire un nuovo ramo è sempre un rischio, come dicevamo sopra, ma è capace di portare un grandissimo beneficio.
Un altro investimento aziendale che ti può portare grandi benefici, ma che è ancora sottovalutato e, sotto un certo punto di vista, malfidato, è sicuramente l’investimento in visibilità.
Investire in pubblicità è un investimento a perdere. Ma ne sei proprio sicuro?
Gli investimenti aziendali in pubblicità sono sempre stati guardati con diffidenza: con l’avvento del web, questo clima di sfiducia è aumentato esponenzialmente.
Eppure, la pubblicità è l’unico modo per renderti visibile nel 2022!
Non ci credi?
Allora ti faccio un esempio pratico.
C’è un marchio di moda, chiamato About You, che da pochissimo tempo è arrivata anche in Italia.
Hanno condotto una campagna di marketing sui social, avvalendosi anche della collaborazione di noti influencer della moda italiana.
Indovina un po’?
Il giorno di apertura hanno registrato un grandissimo numero di vendite, ed oggi si sono spostati a fare pubblicità anche in televisione.
Ma tutto è partito dal web!
Questa piattaforma ti consente di essere visibile da moltissime persone in pochissimo tempo, consentendoti di posizionare il tuo marchio all’interno della loro mente. Così facendo, appena avranno un problema, la prima azienda a cui penseranno sarà proprio la tua!
Ovviamente, questo investimento aziendale richiede una spesa economica (la cifra dipende molto dagli obbiettivi che vuoi raggiungere), ma non è un investimento a perdere!
Se la campagna viene condotta da professionisti del settore, specializzati proprio in questo ambito, le probabilità che non porti nessun risultato sono alquanto ridotte.
Tutta la pubblicità è uguale?
Ovviamente no! Esistono migliaia di strumenti pubblicitari, ognuno di questi contraddistinto da specifiche caratteristiche, linguaggi e modalità d’uso.
Utilizzarli (e conoscerli) tutti è sicuramente un’impresa, che porta via moltissimo tempo, che viene investito nello studio dei suddetti strumenti e nella loro applicazione.
Come possiamo bypassare, quindi, questa lunghissima curva di apprendimento? Andando a scegliere lo strumento più adatto alle nostre esigenze!
Ogni campagna ha un suo sviluppo, il quale deve essere tenuto in grandissima considerazione.
Per esempio, una campagna di acquisizione clienti potrebbe comporsi “solo” di sponsorizzate tramite le piattaforme di advertising e di una landing page.
Una campagna di brand awareness, invece, potrebbe richiede l’utilizzo di azioni di remarketing, email marketing e molti altri elementi.
Il nostro consiglio è quello di rivolgerti ad un’agenzia specializzata nella creazione e gestione di strategia di marketing personalizzate, in modo da non doverti preoccupare di nulla di tutto ciò, limitando così il rischio imprenditoriale!
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